Come nei suoi progetti precedenti, anche in GLAUCOMA l’artista si avvale del repertorio iconografico offerto dalla storia dell'arte per affrontare questioni contemporanee. Le opere, forti della propria carica comunicativa, ribadiscono continuamente la loro assoluta attualità, creando infiniti riflessi tra la condizione odierna e quella censura storica da loro costantemente subita.
Il corpo contemporaneo è un’entità mistificata, ibrida e frammentata.
Un corpo costantemente fotografato e filtrato, che ribadisce il rapporto tormentato che la società vive ancora oggi nei confronti del corpo nudo.