Sonia Bensouda è l’artista di Onstream Gallery che viene inserita, a ragione, nell’ambito del Surrealismo Digitale.Quando abbiamo deciso di annoverare Sonia fra gli artisti della nostra Scuderia, una cosa ci ha subito attratto come calamite: la sua naturalezza nello spiegare in parole semplici sistemi e filosofie complesse, parlando di Focault, Magritte e concetti spaziali e geometrici in modo del tutto naturale.Sonia Bensouda è una cittadina del mondo, nasce in Marocco da genitori francesi e vive e lavora a Londra, in un ambiente in cui il design e gli spazi fisici dialogano con quelli teorici, aprendo vere e proprie finestre che lei stessa definisce “finestre sul mondo” – di umanistica memoria.
Sonia fa una cosa apparentemente semplice, ma che nasconde un sistema complesso.
Inserisce figure umane, uomini e donne senza distinzione, all’interno di spazi digitali, geometrici, creati ad hoc per proporre una sua interpretazione delle Eterotopie, i luoghi descritti da Focault nel suo Spazi Altri. I luoghi delle Eterotopie.
Ma andiamo per ordine.
Sonia ha un background da interior designer: la sua ricerca ossessiva per il colore e per la potenza cromatica che esso esprime è una passione che come in tutti gli artisti talentuosi, si è trasformata in un’ossessione.
Libri di architettura, pattern decorativi dei secoli scorsi, libri di design e vere e proprie tavole del colore sono la base dalla quale l’artista deve sempre partire, per garantire una continuità e coerenza d’intenti che caratterizza tutto il suo operato.
Una volta creata questa tavolozza cromatica, l’artista cerca di definirne gli spazi, creando linee e definendo geometrie. E’ qui che entra in gioco il Surrealismo.
Il Surrealismo è la corrente artistica che più di tutte ha tentato, molte volte riuscendoci, di stravolgere il reale, per creare degli spazi che esistono nella mente di chi osserva, andando ad analizzarne la psiche per svegliarne l’inconscio e l’irrazionale.
Del resto, se Magritte, uno dei massimi esponenti della corrente artistica, è uno degli artisti preferiti della Bensouda, un motivo ci sarà.
Se il Surrealismo è la corrente artistica alla quale Sonia si sente più vicina, se non altro per una questione di vicinanza emotiva, Michel Focault è il filosofo che ha dato un senso alla sua pratica artistica.
In Spazi Altri.I luoghi delle Eterotopie, Focault formalizza questi luoghi, questi spazi, che non si trovano nel reale e non possono essere ridotti a semplici immagini mentali.
Sono qualcosa di più, che Sonia ama definire in questo modo:
Si tratta di quegli spazi in cui ci siamo trovati tutti, almeno una volta. Ci troviamo fisicamente in un posto, ma con la mente siamo altrove. Ecco, quell’altrove, quella sensazione di smarrimento che diventa subito stabilità mentale, è ciò che voglio rappresentare nei miei collage digitali.
Perché parliamo di collage digitali?
Non si tratta di fotografie, se non nella fase iniziale del lavoro. Che Sonia sia una bravissima fotografa non c’è dubbio, come dimostrano i molteplici scatti che nel corso di questi anni ha raccolto durante i suoi viaggi.
Dalle fotografie l’artista parte per mettere insieme forme, sovrapporre piani, creare spazi nuovi.
I suoi collage digitali sono tutti su stampa Giclee – la migliore qualità in circolazione per la stampa digitale-, ulteriore prova di come l’artista ami il dettaglio da qualsiasi punto di vista.
Non a caso, queste sono le sue parole quando parla delle opere d’arte:
“What I love about making art is once the artwork is displayed at home, you have this other surrealist window to look at. In these strange times, it brings poetry, dream and colour to the everyday. Poetry, dreams e colours”.
“Ciò che amo di più del fare arte è il momento in cui hai l’opera a casa, questa finestra surrealista da guardare e ammirare. In questi tempi, questa finestra da guardare ti dona poesia, sogni, colori tutti i giorni. Poesia, sogni e colori”.
Non è forse questa la sintesi esemplare di tutto quello che abbiamo detto fino ad ora?